- In data Febbraio 22, 2012
- In Monumenti
- Tags:
Villa Massimo.Dimora d’ozio nella Roma Barocca
A due passi da Piazza San Giovanni in Laterano, in una stradina silenziosa e residenziale, sorge incastonato tra le moderne civili abitazioni, un raro gioiello architettonico del 1600.
Voluto dalla ricca e potente famiglia Giustiniani, come dimora suburbana nell’area meridionale della città, ebbe un ruolo più marginale rispetto al ben più rinomato palazzo al Pantheon.
In origine era situata al centro di un’ampia area compresa tra Piazza San Giovanni in Laterano, via Merulana, viale Manzoni e via Tasso.
Le successive trasformazioni edilizie hanno notevolmente ridotto la proprietà, che oggi è individuabile nel bel giardino e nella villa adiacente.
L’edificio di gusto ecclettico, è completamente decorato da bassorilievi, busti e tondi marmorei di epoca antico – romana, testimoni delle tendenze ornamentali in uso presso le più raffinate dimore dell’epoca.
Al Marchese Carlo Massimo si devono i rifacimenti effettuati nella villa dai primi dell’Ottocento, quando divenne il proprietario del complesso.
Il marchese commissionò quindi l’affrescatura delle pareti delle sale al pianterreno, ad un gruppo di pittori mitteleuropei, che per la loro vita comunitaria in convento, per la dedizione al lavoro, ma anche per i mantelli che indossavano ed i lunghi capelli vennero soprannominati “I Nazareni”.
La loro opera più significativa che rimase impressa a Roma, furono proprio gli affreschi a villa Massimo.
I grandi capolavori letterari di Dante, Tasso Ariosto divennero i modelli ispiratori dei cicli pittorici nelle tre stanze verso il giardino, che con intensa drammaticità, toccante pathos, solenne ieraticità, colpiscono profondamente le corde più profonde della natura umana.
Da meno di un anno i dipinti sono stati splendidamente restaurati grazie soprattutto ai nuovi proprietari della villa dal 1947: i Frati Minori della Custodia di Terra Santa.
Scopriamo insieme un altro scorcio misconosciuto della splendida città di Roma…